RIPARTIRE, ESPLORARE, SCEGLIERE
A VELE SPIEGATE
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«Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti» (Papa Francesco, Momento di preghiera in tempo di epidemia, 27 marzo 2020). Rieccoci tutti. Ancora sulla stessa barca mentre navighiamo più tranquilli. Pronti però a dare volta, legando saldamente una cima ad un sostegno in modo che non si sciolga, per mettere in sicurezza la barca. Siamo protagonisti di una storia che ne racchiude tante altre. Siamo figli di un vissuto che ci ha segnati. Siamo qui, ancora fragili e disorientati ma pronti a ripartire, a navigare insieme. Sì, siamo pronti anche se le parole mancano. Siamo pronti nello sguardo. Si vede! Gli occhi, lo sguardo, sono la parte del volto che resta scoperta quando indossiamo la mascherina. E sebbene il suono delle parole arrivi smorzato al destinatario, lo sguardo non è soggetto a filtri. Oggi, più di prima, lo sguardo è per noi incontro, avvicinamento, espressione, parola. I nostri sguardi sono più intensi. Facciamoci caso. Ci indicano l’intensità della relazione, della confidenza. Ci permettono di dire «Posso entrare?, sono qui con te». Con lo sguardo possiamo parlare, senza sentire il bisogno delle parole. Comunicare e ricevere comunicazione. Intavolare discorsi facendo silenzio. Con questa intensità maggiore siamo chiamati a guardare, esplorare, riconoscere la realtà. Una realtà abitata dal prossimo: uno sguardo una storia. Siamo chiamati a tenere gli occhi aperti, a riconoscerci dagli sguardi e a riconoscerci negli sguardi di coloro che sono con noi sulla stessa barca. Perché in fin dei conti lo sguardo e la barca sono luoghi di incontro. Luoghi nei quali facciamo esperienza dell’altro; esperienze comuni come la fragilità e il limite, il riconoscersi ‘‘insieme creature’’ e il farsi dono. Siamo chiamati ad abitare lo sguardo, siamo chiamati ad abitare la barca. Ad abitare, a star dentro questi luoghi. Lo stare è una scelta: scegliamo di guardare da dentro la barca il mare del futuro presente, scegliamo di guardare negli occhi l’altro e di navigare insieme, scegliamo di rinnovare la nostra presenza nel viaggio con l’associazione. È proprio in questi luoghi che ci sentiremo accolti e mai soli, già pronti a salpare… a vele spiegate!
(Claudia D’Avanzo, Area della Promozione associativa nazionale)
Dopo aver seguito durante lo scorso anno pastorale i cammini di azione cattolica con i ragazzi dei gruppi delle medie ed accogliendo l’invito del nostro Arcivescovo, Padre Bruno, in occasione della bella visita pastorale vissuta lo scorso primo Marzo, abbiamo deciso a partire da questo anno pastorale anche nella nostra parrocchia di aderire “formalmente” all’AC, con tutti i settori: ACR, giovanissimi, giovani ed adulti.
Aderire all'AC significa scegliere di vivere da laici la propria chiamata alla santità, partecipando attivamente alla vita dell'associazione quale piena esperienza di Chiesa.
L’adesione è quindi una scelta personale. Scegliamo di contribuire con la preghiera e la nostra disponibilità alla vita dell’associazione; scegliamo di essere attivi all’interno di essa contribuendo al raggiungimento degli obiettivi che sono legati all’esperienza associativa.
L’adesione è un ‘Sì’ libero e consapevole dell’impegno a voler fare la propria parte (anche attraverso un gesto formale che prevede il versamento di un contributo personale a concorso del finanziamento delle attività associative).
Per quanto sarà possibile, celebreremo la Festa dell’Adesione l’8 Dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione, momento in cui le associazioni locali celebrano la bellezza di essere state chiamate ad abitare la Chiesa e il mondo nel solco della proposta formativa dell’AC. Sarà un momento per comunicare e promuovere l’esperienza associativa a quanti ancora ne sono lontani.
Don Emiliano ed il consiglio AC parrocchiale
Di seguito alcune informazioni tecniche:
L’AC, a tutti i livelli, vive grazie al contributo economico di ogni socio, che rappresenta uno dei segni di corresponsabilità nella vita dell’Associazione.
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Sono previste delle agevolazioni applicabili ai Nuclei familiari stabilite dal Centro nazionale:
∙ 2 componenti: 15%
∙ 3 componenti: 15%
∙ 4 componenti ed oltre: 15% per i 3 componenti più anziani; gratis gli altri componenti
Cos’è il Nucleo familiare?
Il Nucleo familiare equivale a 2 o più componenti che risiedono presso la stessa abitazione. Il loro stato di famiglia, unico, deve comprendere al suo interno coniugi e/o legami di parentela in linea retta (es. figlio e genitori oppure nonno e nipote) e/o collaterale (es. fratelli) fino al 2° grado.
Ogni aderente è coperto, inoltre, da una speciale polizza assicurativa: AssicurACI
(Per maggiori informazioni si può visitare il sito assicuraci.it)
La quota di € 2,00 per la copertura assicurativa non è soggetta alla riduzione percentuale per i Nuclei familiari, pertanto dovrà essere conteggiata interamente nella Quota totale.
Nella quota di adesione è compresa la stampa associativa, parte della quale è recapitata direttamente agli aderenti dal Centro nazionale.
Le adesioni con le relative quote verranno raccolte fino a Domenica 29 Novembre.
Sarà necessario fornire i seguenti dati, riconsegnando il modulo che trovate in Chiesa o che potete scaricare qui:
Nome e Cognome
Luogo e data di nascita
Residenza/Domicilio
Per chiunque fosse interessato o semplicemente anche solo per avere maggiori informazioni può rivolgersi a Don Emiliano o Valentina 3471918010
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